Nel 1989 un gruppo di attivisti indiani acquistano 32 acri di terra nel distretto Anantapur, a Andhra Pradesh, la seconda regione indiana più colpita dalla sicittà, dando a quella terra il nome di. Dopo poco tempo il collettivo Timbaktu inizia a lavorare sull’idea dello sviluppo sostenibile e della biodiversità e riesce a restituire nuova vita a quell’area sterile. Il documentario di
Rintu Thomas e Sushmit Ghosh, vincitore del sessantesimo National Film Award come miglior film sull’agricoltura, racconta di questa storia e dell’ intima connessione che si stabilisce tra i contadini e la loro terra, denunciando l’operato delle grandi corporation del settore agricolo che negli anni hanno imposto il loro controllo sulla produzione e la vendita dei semi.
Rintu e Sushmita sono registi già premiati che hanno prodotto e diretto film e che esplorano la questione di genere e di sessualità, l’HIV, i ba
di strada, la disabilità, la salute materna e infantile e le questioni ambientali. Hanno fondato la Black Ticket Films, un’agenzia di produzione che si riconosce per la creazione di film con un linguaggio visivo unico. I loro film sono stati proiettati in diversi festival internazionali e su alcune delle principali reti televisive mondiali, nonché in piattaforme globali come la Convenzione sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite.