A seguito della crisi mondiale, il mercato interno agroalimentare in Europa e nel mondo è fortemente debilitato. Ciò è dovuto all’incapacità da parte della fascia della popolazione più debole economicamente, ma maggioritaria numericamente, di accedere al mercato. L’alternativa potrebbe essere quella di fornire un nuovo modello di mercato che funzioni in stretta connessione con il modo di produzione dei contadini, un mercato dunque corto nel tempo e nello spazio, in cui la catena del valore sia la più corta possibile, un mercato in cui i prodotti agroalimentari vengano prodotti in strutture di piccole dimensioni e decentralizzate e la distribuzione, anch’essa, sia fortemente decentralizzata, il cosiddetto mercato di prossimità. A beneficiarne sarebbero non solo i produttori ma anche i consumatori.
Si parlerà, dunque, delle dinamiche presenti all’interno del modello di mercato globale, delle diverse esperienze di costruzione di nuove modelli di mercato in contrapposizione al modello di mercato dominante. Verranno presentate le esperienze dell’Argentina, la realtà del Burkina Faso, del Mali, del Kenya e del Camerun. Particolare attenzione verrà posta anche sul fenomeno del lavoro minorile schiavo, come una delle tante forme perverse di sfruttamento caratteristiche del sistema di mercato globale.