Da sempre sappiamo che la produzione del cioccolato mantiene inquietanti connessioni con i fenomeni di tratta e lavoro minorile, in particolare nelle piantagioni di cacao dell’Africa occidentale. Per questo negli ultimi anni l’industria del cioccolato è stata costretta dalle pressioni dei consumatori a riconoscere il problema e ad aumentare gli sforzi per eliminare il lavoro dei bambini dal sistema produttivo.
Nel 2010 Miki Mistrati e U. Roberto Romano avevano già affrontato la questione del lavoro minorile nelle piantagioni della Costa d’Avorio con il documentario “The Dark Side of Chocolate”, trasmesso dalle televisioni di oltre 25 paesi e vincitore di numerosi premi, tra cui quello per il Miglior Documentario al Festival Tutti nello Stesso Piatto di Trento. Il documentario completo è ora visibile su You Tube: www.youtube.com/watch?v=7Vfbv6hNeng
Il documentario ripercorre le rotte degli scambi attraverso i quali i bambini vengono ridotti in schiavitù e obbligati a lavorare nelle piantagioni di cacao rischiando ogni tipo di incidente e spesso senza nessuna retribuzione. Il 2005, data di scadenza del protocollo che prevedeva l’accordo da parte delle principali compagnie di cacao per la totale abolizione dello sfruttamento infantile, è stato posticipato al 2008 e poi al 2010.
Il proposito di realizzare questo un nuovo film d’inchiesta, “Shady Chocolate”, era quello di scoprire se l’industria del cioccolato dice il vero quando dichiara di offrire strutture scolastiche e cure mediche ai bambini della Costa d’Avorio, recandosi direttamente sul posto per vedere lo stato dei programmi d’aiuto. Ma il progetto viene bloccato sul nascere quando l’ambasciata ivoriana vieta al giornalista l’ingresso nel paese senza alcuna spiegazione e le società stesse rifiutano l’accesso ai propri siti, siano essi scuole o fattorie sostenibili.
Grazie agli straordinari filmati – materiale in parte ottenuto nel corso delle riprese per The Dark Side of Chocolate” – che conducono direttamente nelle piantagioni, al cuore del problema, Mistrati mostra cosa nasconde l’apparente impegno delle multinazionali. Le interviste che riesce a ottenere da aziende come la Nestlé, enti che si occupano di certificare la cioccolata come sostenibile e senza sfruttamento come Rainforest Alliance e UTZ Certified, sino ad arrivare ai vertici dell’International Cocoa Initiative (di cui sono membri, tra gli altri, la Nestlé e la Ferrero) smascherano molte delle iniziative che queste realtà si vantano di sostenere.
Il film si lega a una campagna di comunicazione web tramite il sito www.shady-chocolate.com, da cui è possibile scrivere direttamente alle aziende coinvolte nella produzione del cioccolato, oltre ad offrire una utilissima “Choco-Guide” per aiutare il consumatore a districarsi tra etichette e certificazioni.
L’autore del documentario, Miki Mistrati, è una figura di spicco del giornalismo danese, in particolare nel campo televisivo in cui è coinvolto da quasi 20 anni, nonché cofondatore della Bastard Film, prolifica produzione danese che ha realizzato oltre 40 documentari in 10 anni.
Il documentario verrà presentato in anteprima italiana giovedì 9 maggio alle ore 21.00
a Roma presso il Nuovo Cinema Aquila; l’autore sarà presente in sala.