Giuria – Festival delle Terre 2017


Monica Maurer

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Nata a Monaco di Baviera. Dopo aver concluso gli studi  nella Facoltà di Scienze di Comunicazione  nelle Università di Monaco e Berlino,ha lavorato come giornalista per diversi quotidiani e per il settimanale RAMPARTS  (USA)che si occupava principalmente dei movimenti per i diritti civili.
Nel 1967 ha cominciato  a lavorare per la televisione come autrice,regista  e in alcune produzioni anche come producer.
Tra i lavori di questo periodo  (1967-1972): NEW YORK-Urbs Ultima;10-100-1000 CINEGIORNALI LIBERI  su Cesare Zavattini; ritratti di Bernardo Bertolucci,I Fratelli Taviani e Carmelo Bene,di cui è stata  aiuto regista nel suo film SALOME.
Dal 1972 documentarista indipendente.Si ricordano i documentari CHILE ’72  sull’Unidad Popular e LIP-LA FABBRICA E DOVE SONO  GLI OPERAI un film sull’occupazione e autogestione della fabbrica di orologi LIP a Besancon (F).Oltre alla regia ha fatto anche riprese e montaggio (1973/4). In questo periodo  si contano altri documentari d’impegno militante su lotte operaie -sopratutto di immigrati e sulle cause dell’emigrazione (tra l’altro in Kurdistan in Turchia).
Dal 1977 collabora come regista e autrice con il PALESTINIAN CINEMA INSTITUTION (Plo-Unified Information) e il Dipartamento Informazione della PRCS (Mezzaluna Rossa Palestinese) a Beirut.
Questi i documentari realizzatinel perido tra il 1978 e 1988:
PALESTINE RED CRESCENT sulle infrastrutture sociali ed umanitarie dell’OLP (1978)
CHILDREN OF PALESTINE (1979)sui diritti violati dell’infanzia palestinese
THE FIFTH WAR con Vanessa Redgrave e la co-regia di SAMIR NIMER (1980)
BORN OUT OF DEATH  (1981)sul bombardamento di Beirut
WHY?sull’assedio di Beirut e l’invasione israeliana in Libanon nel 1982
WAR LAB (Laboratorio di Guerra) sulle guerre regionali  come campo sperimentale per l’industria dei armamenti (1984)
LISTEN! (1985) sulla vita quotidiana dei palestinesi sotto occupazione
PALESTINE IN FLAMES  (1988/89) sui retroscena storico-politico  che portarono alla Prima Intifada

Tutti questi films hanno partecipato in numerosi Festivals tra cui  Bilbao, Cairo, Cartagine, Cannes (Fifa)Cracovia, Karlovy Vary, Lipsia, Lille, Mosca, Oberhausen, San Francisco Tampere, Tashkent, Toronto.Quasi tutti hanno ottenuto premi e riconoscimenti e sono distribuiti in vari paesi.
Dal 1994 /1996 ha svolto un lavoro didattico  nella EICTV (Scuola di Cinema/TV dei tre Mondi)a San Antonio de los Banos (Cuba) fondata nel 1986  da  Fernando Birri e Gabriel Garzia Marquez.
Vive a Roma , dove continua svolgere attività di  consulenza in qualità  di esperta del cinema  arabo(in particolare palestinese).
A riguardo collabora  con “Linea di Pace”di  Pescara/Teramo, lo “Sguardo di Handala”Roma, CINEMA SENZA DIRITTI  di Venezia e Mestre (4° edizione) ed è  Direttore Artistico  e Co-Fondatore del Festival del Documentario  Arabo a Cagliari ormai alla  15° edizione.

Cura da 5 anni il mensile CINEFORUM PALESTINA  dell’  Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD)  a  Roma.

Simone Ciani

Giuria - Festival delle Terre 2017Nasce a Bologna nel 1970.

Conseguita la laurea al DAMS con indirizzo cinematografico, realizza lavori di documentazione in ambito teatrale, etnomusicologico (Tempo sacro, vincitore del Premio Speciale Taranto Cinema 2005) e sociale (Intervallo, vincitore della sezione Map Video del Festival Visioni Italiane 2002 e di Officine Italia 2003). Per alcuni anni lavora come aiuto regista di Paul Meyer alla realizzazione di La mémoire aux alouettes, film incompiuto. Dalla collaborazione col fotografo Nanni e Paolo Angeli nascono Misteri. Lunissanti: percorso per immagini, il live multimedia project TIBI e Il passo dei misteri, vincitore del Premio film più innovativo alla XVI edizione del Sardinia International Ethnographic Film Festival 2012. Negli ultimi anni realizza inchieste e documentari: Figli della Fiat (2011), Semi Resistenti (2012), Terra bruciata, voci dalla nuova frontiera della colonizzazione (2012), Terra nera (2013), vincitore del Premio Isde, Medici per l’ambiente alla prima edizione di Life After Oil.

Stefano Mori

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Nasce a Viadana, piccolo paese in provincia di Mantova. Dopo aver vissuto un anno nel nord-est del Brasile, intraprende gli studi in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì. Prosegue il percorso formativo alla Sapienza di Roma con una laurea magistrale in Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale. Nello stesso periodo, comincia a collaborare con il Centro Internazionale Crocevia, per il quale oggi ricopre la posizione di referente nell’ambito delle tematiche relative alle sementi e all’agroecologia. A livello nazionale è il responsabile dei rapporti con Rete Semi Rurali, una rete di organizzazioni di produttori di sementi italiani. A livello internazionale, è il facilitatore dei gruppi di lavoro sulla biodiversità agricola e l’agroecologia del Comitato Internazionale di Pianificazione per la Sovranità Alimentare. Tra i suoi lavori, rientra anche la questione del bracciantato in agricoltura.